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Prima di iniziare a parlare di DeFiChain, riteniamo necessario dedicare almeno un articolo a che cos’è una blockchain.

In questo articolo faremo del nostro meglio per spiegare in modo semplice e accessibile a tutti una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche a cui stiamo assistendo.

Pronti? Bene, allora allacciate le cinture, e partiamo!

Caratteristiche principali di una blockchain

Partiamo dal nome: blockchain vuol dire letteralmente catena di blocchi. La blockchain è un database decentralizzato, che contiene informazioni sulle transazioni di criptovalute. Le transazioni sono salvate in gruppi ordinati cronologicamente chiamati blocchi.

Il database è trasparente: in ogni momento tutti gli utenti della rete possono conoscere la storia di tutte le transazioni effettuate. I blocchi sono collegati fra di loro (da qui catena) tramite algoritmi di criptografia (da qui cripto), che rendono la catena particolarmente sicura.

Questo database è immutabile: le transazioni in esso contenute possono essere aggiunte ma non modificate e cancellate (o per lo meno, servirebbe un grandissimo sforzo).

Da questa prima semplice descrizione emergono già le caratteristiche uniche di una blockchain:

  1. Decentralizzazione
  2. Sicurezza
  3. Trasparenza
  4. Immutabilità

Analizziamole una per una di seguito!

1. Blockchain è decentralizzazione

Decentralizzare significa distribuire una parte del potere e/o delle funzioni tra numerosi enti. La blockchain è un sistema decentralizzato perché distribuisce i dati della rete tra diversi nodi, sparsi in varie località del mondo.

Immaginate un sistema completamente centralizzato che raccoglie i dati degli utenti. Cosa succederebbe in caso di blackout locale? E se la connessione Internet venisse interrotta? O ancora se l’edificio dove sono contenuti tutti i server fosse distrutto da un incendio o un’esplosione? E infine, se un malintenzionato cancellasse tutto con la singola pressione di un tasto?

Semplice, in tutti questi casi, i dati degli utenti andrebbero persi o corrotti.

È chiaro quindi che la decentralizzazione porta alcuni vantaggi importanti.

Prima di tutto, la decentralizzazione crea ridondanza dei dati: se un nodo della rete si trovasse ad affrontare uno dei problemi sopra elencati, la blockchain continuerebbe a funzionare senza problemi in presenza di altri N-1 nodi connessi che continuerebbero a fare il proprio lavoro.

In secondo luogo, la decentralizzazione mantiene la fedeltà dei dati memorizzati sulla blockchain: se qualcuno cercasse di alterare un’istanza del database, gli altri nodi non verrebbero alterati e incrociando i dati tra loro, il nodo con le informazioni errate verrebbe facilmente identificato. In questo modo, nessun singolo nodo può alterare le informazioni contenute all’interno della rete. Ed è proprio per questo motivo che una blockchain è estremamente sicura.

2. Blockchain è sicurezza

Una delle innovazioni più grandi della blockchain è la possibilità di garantire la fedeltà e la sicurezza di un record di dati e di generare fiducia fra i nodi della rete senza la necessità di una terzo intermediario (come ad esempio una banca o un notaio).

Come è possibile?

Supponiamo che un hacker, che gestisce un nodo su una rete blockchain, voglia alterare la stessa e rubare criptovalute (cosa è una criptovaluta? continua a leggere). Se riuscisse ad alterare la singola copia, questa non sarebbe più allineata con quella di tutti gli altri. E incrociando le copie di tutti gli altri nodi tra loro, la versione dell’hacker spiccherebbe, e verrebbe scartata come illegittima dalla catena di blocchi.

Riuscire in un attacco del genere richiederebbe che l’hacker controlli e alteri simultaneamente il 51% o più delle copie della blockchain in modo che la sua nuova copia diventi la copia di maggioranza e, quindi, la catena concordata. Un tale attacco richiederebbe non solo una grandissima organizzazione ma anche un’immensa quantità di denaro e di risorse, in quanto l’hacker avrebbe bisogno di ricostruire tutti i blocchi perché ora avrebbero marche temporali e codici hash diversi.

A causa delle dimensioni attuale delle più comuni blockchain e di quanto velocemente stanno crescendo, il costo per realizzare una tale impresa sarebbe sicuramente infruttuoso.

Inoltre, fare una cosa del genere non passerebbe inosservata, poiché i membri della rete si accorgerebbero di tali drastiche modifiche alla blockchain e farebbero un hard fork (usando un gergo più semplice, un “aggiornamento”) su una nuova versione della blockchain non colpita dall’hacker. Questo causerebbe un crollo del valore della versione attaccata, rendendo l’attacco inutile, poiché il malintenzionato avrebbe il controllo di un bene senza valore.

Per farla breve, la blockchain è costruita in un modo tale per cui prendere parte alla rete è molto più incentivato economicamente che attaccarla.

3. Blockchain è trasparenza

In una blockchain tutte le transazioni possono essere visualizzate da chiunque in modo trasparente e istantaneo usando i cosiddetti explorers (ad esempio, per DeFiChain basta andare su DeFi Scan).

Trasparenza, ma con discrezione: grazie all’utilizzo di chiavi pubbliche e private, le transazioni memorizzate sono criptate e non rivelano l’identità del proprietario del wallet (portafoglio). Di conseguenza, gli utenti delle blockchain possono rimanere anonimi pur mantenendo la trasparenza di tutto ciò che avviene sulla blockchain stessa.

4. Blockchain è immutabilità

Come abbiamo visto in precedenza, i dati di una blockchain sono raccolti in gruppi, noti come blocchi. I blocchi hanno determinate capacità di memorizzazione e, quando vengono riempiti, sono chiusi e collegati al blocco precedentemente riempito, formando una catena di dati nota come blockchain.

Questa struttura di dati crea intrinsecamente una linea temporale irreversibile dei dati. Infatti, dopo che un blocco è stato aggiunto alla fine della blockchain, è estremamente difficile tornare indietro e alterarne il contenuto a meno che la maggioranza della rete non abbia raggiunto un consenso per farlo (vedi la spiegazione al punto 2). Questo è vero perché ogni blocco contiene:

  • il proprio hash;
  • l’hash del blocco che lo precede;
  • la marca temporale.

Gli hash sono dei codici creati da una funzione matematica che trasforma informazioni digitali in una stringa di numeri e lettere. Se queste informazioni vengono modificate in qualsiasi modo, anche il codice hash cambia.

Insomma, come si dice in latino… scripta manent!

Come avviene una transazione in una blockchain

Vediamo adesso come avviene tipicamente una transazione in una blockchain.

  1. Una nuova transazione viene iniziata e inserita da un nodo sulla blockchain;
  2. La nuova transazione è inviata a una rete peer-to-peer di computer sparsi in tutto il mondo;
  3. La rete di computer risolve equazioni per confermare la validità della transazione;
  4. Dopo che sono state convalidate come legittime, le transazioni sono raggruppate in blocchi;
  5. Questi blocchi vengono collegati l’uno con l’altro per creare una catena permanente di tutte le transazioni effettuate;
  6. La transazione è completata.

Ovviamente, tutto ciò che succede dietro le quinte è molto complicato e si fonda su algoritmi matematici e crittografici piuttosto complessi, ma questo esula dallo scopo di questo primo articolo.

E le criptovalute? Cosa sono?

Adesso che abbiamo capito cosa è una blockchain e come viene registrata una transazione, possiamo parlare delle criptovalute. Cosa sono quindi le criptovalute?

Semplice, sono monete virtuali decentralizzate, ovvero non rientrano sotto il controllo di istituti finanziari o governi ma sono gestite da una rete di computer decentralizzati che formano la blockchain.

La criptovaluta di DeFiChain (nome della blockchain), si chiama DFI. Analizzeremo DeFiChain e DFI in dettaglio in uno dei prossimi articoli.

Applicazioni delle blockchain

Per concludere questo articolo, vogliamo menzionare brevemente alcune delle applicazioni attuali e future della blockchain. Infatti, le applicazioni in cui la blockchain può essere utilizzata sono numerose e variegate. In generale, in ogni use case in cui ci sono dati digitali da registrare, a cui accedere o da distribuire, in cui sicurezza, immutabilità e trasparenza sono importanti, si può pensare di utilizzare una blockchain.

Ad esempio, la blockchain può essere utilizzata per applicazioni di:

  • Finanza decentralizzata (il caso di DeFiChain, approfondiremo nei prossimi articoli);
  • Contratti legali (ad esempio compra-vendita di una casa);
  • Identificazioni di cose e persone (anagrafe, catasto…)
  • Inventario di prodotti;
  • Token non fungibili, anche noti come NFT (approfondiremo in uno dei prossimi articoli).

DeFiChain utilizza una blockchain per costruire un sistema di finanza decentralizzata. Nel prossimo articolo andremo nei dettagli di questo use case, per cui se volete saperne di più, continuate a seguirci!

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